La meraviglia del Vittoriale degli Italiani: Un luogo unico ricco di storia
Non credo esista altro luogo al mondo dove la prua di una vera nave della marina sia incastonata nel bel mezzo di un promontorio. Già solo la vista della prua della Regia Nave Puglia, che punta verso il lago di Garda dando l’illusione di essere pronta a salpare, merita la visita del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, ultima dimora scelta e creata dal poeta-soldato Gabriele d’Annunzio.
Contatti con Brescia, il suo territorio e il Benaco il Vate li aveva già avuti nel corso della sua inimitabile esistenza, ma è solo dal 1921, deluso dopo l’allontanamento forzato da Fiume, che decide di trascorrere gli ultimi anni della sua vita nel borgo che ancora oggi è ricordato come la “città giardino”, un angolo di paradiso che già dalla fine dell’800 aveva attirato i primi turisti austriaci e tedeschi diventando il luogo dove prese il via il turismo gardesano.
Ed è qui che d’Annunzio trascorse gli ultimi 17 anni di vita creando un luogo unico al mondo che difficilmente si può descrivere: bisogna visitarlo.
Il Vittoriale non è semplicemente la casa-museo più visitata al mondo, non solo nel 2012 ha vinto il premio per il “Parco più bello d’Italia”, una vera città nella città, un complesso monumentale di edifici, vie, piazze che si estende per più di 9 ettari. È un “libro di pietre vive”, vera opera d’arte che il poeta ha ridato al “popolo italiano” nel 1923 e creando una Fondazione che ancora oggi gestisce questo luogo.
La villa del Vittoriale
La casa, chiamata da d’Annunzio “Prioria”, è un luogo imperdibile dove tutto ancora è impregnato della sua fortissima personalità: i 10.000 oggetti che la arricchiscono si trovano ancora là dove lui li ha lasciati nel momento della sua scomparsa, la sera del 1° marzo del 1938 quando morì per un’emorragia cerebrale. Si ha quasi la vivida sensazione che il poeta possa apparire dalla stanza accanto per quanto tutto è rimasto immobile a quella lontana sera. La casa si visita accompagnati dal personale interno della Fondazione, scoprendo così simboli, significati e oggetti sapientemente lasciati dall’ “Abitatore”. In poco più di mezz’ora verrete catapultati nella mente unica e geniale del Vate che nulla ha lasciato al caso.
Ed è così che scoprirete il mondo dannunziano attraversando le numerose stanze: dalla Stanza del Mascheraio (la stanza degli ospiti sgraditi) dove Mussolini venne fatto attendere -si dice- per due lunghe ore, passando per la Stanza della Musica ricca di oggetti provenienti da tutto il mondo, la Zambracca ovvero la stanza dove d’Annunzio morì mentre attendeva la cena, o ancora il meraviglioso bagno blu o la toccante Stanza del Lebbroso. E ancora la Stanza del Monco, allusione alla boutade dannunziana di farsi credere monco non potendo quindi firmare assegni o rispondere a lettere di persone poco amate, l’Officina, per entrare nella quale dovrete per forza inchinarvi al genio dell’arte tutta in generale e di d’Annunzio in particolare! Lascerete la casa percorrendo la Stanza della Cheli, ovvero la sala da pranzo, il luogo più gioioso di tutto l’edificio, splendido esempio di art deco. Vi troverete così nel “Museo d’Annunzio Eroe” ricco di cimeli e testimonianza delle imprese da lui compiute negli anni della Grande Guerra e durante l’impresa di Fiume.
Giardini e Anfiteatro del Vittoriale
Ma per meglio entrare in questa dimensione unica, non c’è modo migliore che iniziando la scoperta del Vittoriale proprio dagli esterni, accompagnati da una guida turistica abilitata che potrà farvi scoprire tutti quei simboli e significati più o meno nascosti che il Vate ha voluto lasciarci. Vi verrà così fornita una chiave di lettura per addentrarvi nel mondo dannunziano, dove le cose più incredibili e visionarie si materializzano.
Nulla è qui lasciato al caso o all’improvvisazione, ma tutto risponde ad una logica e volontà ben precisa che il poeta, in perfetta sinergia con l’architetto Maroni, ha voluto consegnarci. Un’incredibile opera d’arte destinata a durare a ricordo di una vita inimitabile.
Oltre a cimeli ed allusioni alla Grande Guerra, non potrete non emozionarvi arrivando in uno dei punti più panoramici e mozzafiato dell’intero lago di Garda: dall’Anfiteatro, rivestito nel 2020 di marmo Verona (portando così a compimento il progetto originale), potrete godere di una vista tra le più belle e scopriremo insieme i retroscena di questo lungo cantiere che, ahimè, d’Annunzio non ha potuto vedere ultimato.
Un tour nel passato aviatorio e automobilistico di D'Annunzio
La visita guidata proseguirà alla scoperta del MAS 96, il Motoscafo Armato Silurante, con il quale d’Annunzio ha compiuto, nella notte tra il 10 e l’11 febbraio del 1918, l’impresa passata alla storia come “La Beffa di Buccari”. Lo stesso MAS che dopo essere stato utilizzato per scopi bellici, attraccato nella Torre San Marco (un tempo sempre proprietà del poeta), solcò le acque del Garda. Ed è sempre questo motoscafo che ispirò a d’Annunzio uno dei suoi motti più celebri: Memento Audere Semper, ricordati di osare sempre, vero e proprio manifesto del modus vivendi di colui che impavidamente mise a repentaglio la sua vita nelle acque, nei cieli e sulla terra.
La vostra guida turistica vi accompagnerà poi alla scoperta del Velivolo SVA 10 con il quale il poeta-soldato volò il 9 agosto del ’18 sul territorio nemico lanciando volantini con il tricolore italiano e che sottolineavano la superiorità dell’esercito italiano su quello austriaco. È questo il “Volo su Vienna” e stenterete a credere che il velivolo sospeso sopra le vostre teste nell’Auditorium sia davvero stato impiegato per compiere quest’altra celebre impresa.
Tanti cercano le automobili di d’Annunzio dove per anni vennero esposte, ma dal 2017 è stato inaugurato il museo “L’automobile è femmina”, posto appena fuori dall’uscita del Vittoriale. Durante il tour scopriremo quindi il perché sia stato scelto questo suggestivo nome per una delle sezioni più interessanti del percorso e ammireremo 3 splendide automobili, tra le quali la Fiat T4 con la quale d’Annunzio tra l’11 e il 12 settembre del 1919, seguito da 2.000 legionari, partì alla volta di Fiume, città irredenta, occupandola, autoproclamandosi governatore e dando vita, l’anno successivo ad una costituzione avanguardistica, la Reggenza del Carnaro.
Ma a destare sempre meraviglia è anche l’ultima vettura del poeta, l’Isotta Fraschini con la quale d’Annunzio prese non poche multe lungo la Gardesana Occidentale!
Esplora il Mausoleo, la Regia Nave Puglia con guida turistica certificata
Sotto l’anfiteatro si trova invece il “Museo d’Annunzio segreto” che analizza il lato più intimo e privato del poeta grazie all’esposizione di oggetti personali, vestiti, fotografie, ma che spesso viene anche utilizzato per presentare mostre temporanee.
Punto più alto di tutta la proprietà è il Mausoleo dove, dal 1963 è posta la salma di d’Annunzio accanto a quelle di amici soldati ai quali egli ha voluto rendere omaggio. La fatica per raggiungere, percorrendo non pochi gradini, questo luogo viene largamente ricompensata una volta che si raggiunge la sommità: da qui potrete ammirare uno degli scorci più belli e mozzafiato di tutto il lago di Garda. In compagnia della vostra guida abilitata conoscerete la storia di questo altro importante cantiere che in tutto e per tutto risponde alla volontà e ai desideri del poeta ma che ancora una volta non riuscì a vedere l’opera ultimata.
Momento imperdibile della visita guidata è quando si raggiunge la prua della Regia Nave Puglia, donata al poeta nel 1923 e che lui decise di incastonare nella sua proprietà. È senza alcun dubbio questa la testimonianza più incredibile e visionaria che lui ci ha lasciato. Se è la prima volta che venite al Vittoriale o se siete già stati qui magari in occasione di una lontana gita scolastica, una cosa su tutte sarà impossibile dimenticare, ed è proprio l’imponente prua sapientemente ricostruita nel promontorio la Fida (come lo soprannominò il poeta). La vostra guida vi spiegherà quello che tutti da sempre si chiedono: “come è stata trasportata qui!?”.
Se la maggior parte dei visitatori venivano al Vittoriale per scoprire la Prioria e la Nave Puglia, magari arrivando fino al MAS e al Velivolo, ora, grazie anche ai restauri e alle riaperture che hanno interessato questo luogo negli ultimi 15 anni (oltre che al sistema di prenotazione degli ingressi nella Casa), si è ormai capito che non bisogna avere fretta ma che la scoperta di questo complesso richiede tempo ed ogni suo angolo saprà regalarvi emozioni e sorprese.
A tal proposito, lasciatevi guidare alla scoperta della Valletta dell’Acqua Pazza, da quella dell’Acqua Savia e del suggestivo Laghetto delle Danze, riaperti al pubblico nel 2013: uno degli angoli più pittoreschi del Vittoriale, dove si respira quel panismo che ha sempre caratterizzato l’intera poetica dannunziana.
Lo spazio monumentale e i suggestivi giardini privati del Vate
Due sono le facce della medaglia del Vittoriale: da un lato lo spazio monumentale, maestoso, autocelebrativo con il quale il Vate ha voluto lasciare un segno indelebile della sua presenza sulla terra oltre che della sua genialità (Anfiteatro e Nave Puglia ben esemplificano questo), e dall’altro i suggestivi giardini privati, anche questi restituiti nella loro originale bellezza. Dell'Arengo, ovvero il luogo in assoluto più sacro per il poeta tra tutti i 9 ettari della proprietà, il tour proseguirà nella limonaia, nel roseto, fino al frutteto e al Cimitero dei Cani.
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